martedì, Aprile 23, 2024
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Attualità

Innovare nel settore delle costruzioni

“Le innovazioni del Politecnico per le imprese di costruzioni. Nuovi scenari per un mercato oltre la crisi”

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“Le innovazioni del Politecnico per le imprese di costruzioni. Nuovi scenari per un mercato oltre la crisi”: questo il titolo del workshop che si è tenuto presso la sede torinese dell’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili nel pomeriggio di giovedì 18 maggio. L’evento è stato organizzato per offrire alle imprese edili ed ai professionisti associati una panoramica delle ricerche che il Politecnico sta svolgendo nel settore delle costruzioni. L’obiettivo era di fornire spunti teorici e pratici su come l’adozione di processi o prodotti innovativi può permettere ad un settore in sofferenza già da alcuni anni di reagire, e venire incontro alle esigenze di un mercato ormai mutato nella direzione della riqualificazione energetica e ambientale.

Dopo l’introduzione di Marco Rosso, Vicepresidente Collegio Costruttori Edili Ance Torino, che ha fotografato la difficile situazione del comparto edile che rende necessaria una serie di cambiamenti legislativi, culturali e tecnici, il Vicerettore per il Trasferimento Tecnologico Emilio Paolucci ha prima illustrato il nuovo modello adottato dal Politecnico per il trasferimento tecnologico, che prevede anche strutture amministrative dedicate di sostegno ad aziende e professionisti interessati all’innovazione, per poi presentare alcuni brevetti del Politecnico in ambito edilizio.

Il Vicerettore per la Logistica, l’Organizzazione e le Infrastrutture Romano Borchiellini ha illustrato le possibilità offerte alle aziende, anche a quelle che operano nel settore edilizio, dal nuovo Energy Center del Politecnico.

Si sono poi susseguiti gli interventi dei Dipartimenti, che hanno presentato alcuni dei lavori che stanno conducendo in diversi ambiti. Si è parlato delle nuove tecnologie per la riqualificazione energetico-ambientale e dei progetti di ricerca in corso (Valentina Serra – DENERG, Daniela Bosia – DAD), della raccolta dati in ambito BIM – Building Information Modeling (Anna Osello – DISEG), di urbanistica, ICT, dati cartografici, flussi di mobilità e mappe sociali (Patrizia Lombardi – DIST, con interventi di Piero Boccardo, Angioletta Voghera, Carlo Alberto Barbieri), di monitoraggio strutturale e “edifici intelligenti” ed energeticamente sostenibili (Guido Lombardi – DET, Alessandro Casasso – DISAT) e della gestione di big data in ambito smart city, delle collaborazioni con alcune amministrazioni comunali del torinese per il recupero di vaste aree. In questo quadro è emerso come il fattore umano sia fondamentale per ripensare le buone pratiche costruttive ed architettoniche, e che la città deve assumere un ruolo centrale come soggetto relazionale intermedio tra il singolo individuo e l’entità nazionale.

 

Per usare le parole del prof. Barbieri, intervenendo a proposito di consumo di suolo, “la città è persa, ma possiede comunque una porosità nella quale si annidano servizi ed elementi che hanno un elevato valore ecosistemico e che determinano la qualità della vita delle persone”.

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