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Riforma catasto

Riforma del catasto: in arrivo tante novità

Ricostruzione a tavolino della superficie per le case prive di planimetria, invarianza di gettito su base nazionale: tante novità per la riforma del catasto

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Una riforma del catasto con tante novità. Per gli immobili a destinazione ordinaria il valore patrimoniale e la rendita saranno determinati utilizzando funzioni statistiche che partiranno dai dati medi di mercato per quella tipologia di immobile e li correggeranno tenendo conto delle caratteristiche relative alla posizione e alla struttura delle unità immobiliari.

Ricostruzione a tavolino della superficie per le case prive di planimetria, invarianza di gettito su base nazionale; sono solo alcune delle anticipazioni fornite da Il Sole 24 Ore il 6 febbraio in merito allo schema di decreto delegato sui criteri estimativi per la riforma del catasto.

 

Nel dettaglio i principali punti di novità della riforma del catasto sono:

Unità a destinazione speciale: Per quanto riguarda gli immobili del gruppo “S”, cioè le unità a destinazione speciale, la loro rendita e il valore patrimoniale sarà ricostruito attraverso un procedimento di stima diretta. Praticamente, sarà un tecnico a fare una valutazione caso per caso. Il criterio terrà conto dei valori di mercato, ma, dove non ci sono abbastanza compravendite, si utilizzerà il criterio del costo per gli immobili strumentali usati principalmente per la produzione, oppure il criterio reddituale per gli immobili per i quali la redditività è l’aspetto prevalente.

Unità improduttive: la nuova riforma del catasto prevede di inventariare tutti i fabbricati privi di rendita e di valore patrimoniale per le loro caratteristiche, come già avviene oggi con le unità del gruppo F. Finiranno nel nuovo gruppo “I” gli immobili ancora in corso di costruzione o di definizione, le costruzioni degradate non più utilizzabili, i beni comuni a più unità immobiliari che non siano utilizzabili a fini di reddito e i lastrici solari.

Online invio dei dati e questionari delle entrate: sarà prevista la possibilità per i proprietari di immobili a destinazione ordinaria di inviare online i dati all’Agenzia delle Entrate e ai Comuni attraverso una apposita modulistica delle Entrate. Sua volta l’Agenzia delle Entrate potrà inviare in via telematica dei questionari ai proprietari e agli amministratori condominiali.

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