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Il Politecnico di Torino Polito continua ad investire in capitale umano, avvalendosi delle nuove norme contenute nella Legge di Stabilità 2016

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Il Politecnico di Torino Polito continua ad investire in capitale umano. Avvalendosi delle nuove norme contenute nella Legge di Stabilità 2016, che prevedono un piano straordinario per i Ricercatori in “tenure track” e soprattutto rimuovono una parte rilevante dei vincoli per le assunzioni dei Ricercatore a Tempo Determinato, consentendo la copertura dei costi con sole risorse di bilancio, l’Ateneo ha aperto 151 nuove posizioni per Ricercatori e Professori. Nel dettaglio, entreranno nei ruoli del Politecnico 101 nuovi Ricercatori a tempo determinato,  37 Professori Associati e 13 Ordinari. A tutti i nuovi Ricercatori sarà garantito uno “starting grant” per l’avvio dell’attività di ricerca presso l’Ateneo.

Un investimento che porterà ad un incremento notevole del numero dei docenti: con i soli Ricercatori si passerebbe dagli attuali 820 a 920, con un aumento superiore al 10%. Un’azione che si inserisce nell’ambito delle politiche per la valorizzazione del capitale umano e per l’attrazione di ricercatori e docenti di talento che l’Ateneo ha intrapreso negli ultimi anni, per garantire una ricerca di alto livello e una formazione adeguata agli standard delle migliori università europee.

Dal 2014 il numero complessivo di posizioni aperte da Polito risulta pari a 388: 204 da Professore Associato, 40 da Professore Ordinario e 144 posizioni per Ricercatori a tempo determinato, di cui 101 bandite nell’ultima tornata del 13 maggio scorso.

Il Rettore Marco Gilli, commenta: “La quantità di posizioni aperte negli ultimi due anni rappresenta sicuramente il maggior investimento dell’Ateneo in risorse umane dell’ultimo decennio e probabilmente anche dei periodi precedenti. Da un lato la nostra politica di programmazione si propone di promuovere la crescita professionale dei Ricercatori a tempo indeterminato: il bando attuale offre sostanzialmente a tutti i Ricercatori abilitati l’opportunità di concorrere a una posizione da Professore associato. Dall’altra parte, in fase di accesso alla carriera accademica, l’investimento in circa 100 nuove posizioni da Ricercatore a tempo determinato, rappresenta un’occasione unica per avviare un ricambio generazionale ormai irrinunciabile per il nostro Ateneo; questi giovani di talento potranno, inoltre, usufruire per la prima volta di uno “starting grant”, un premio economico per l’avvio della propria attività di ricerca con fondi adeguati”.

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