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Attualità

Il politecnico di Torino tra le migliori università italiane

La presentazione del Rapporto VQR 2011 – 2014 dell’ANVUR (Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca)ha evidenziato una valutazione estremamente positiva per la qualità della ricerca del Politecnico di Torino.

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Nelle singole aree il Politecnico presenta valutazioni medie tra le migliori a livello nazionale. Tra i dati resi pubblici oggi da ANVUR, che riguardano solo le aree classificate tra i primi 3 posti nel loro segmento dimensionale, sono presenti: Architettura al primo posto e Ingegneria Civile al secondo tra le strutture di grande dimensione, Scienze Matematiche (al secondo posto tra gli atenei di media dimensione), le Scienze Giuridiche, rappresentate in Ateneo da pochi ricercatori con significativa produttività scientifica, si collocano al 1° posto tra gli Atenei di piccola dimensione e le Scienze Economico e statistiche al 3°.

Questi risultati hanno concorso alla definizione di indicatori di struttura che già a fine dicembre hanno consentito all’Ateneo di incrementare ulteriormente il Fondo di Finanziamento Ordinario del 2016, un risultato conseguito solo dal 20% delle Università statali.

Secondo elemento che ha concorso all’incremento dell’FFO è la produzione scientifica dei neoassunti; in questo ambito, il Politecnico si colloca ai primi posti in Italia, a dimostrazione delle oculate e meritocratiche politiche di reclutamento che sono state condotte negli ultimi anni in tutte le fasce, dai giovani ricercatori ai professori ordinari. A livello di singola area scientifica, nell’area di Ingegneria Industriale e dell’Informazione l’Ateneo si colloca al primo posto come capacità di selezione del personale, tra le strutture di grande dimensione, e tra le prime tre posizioni nelle aree scientifiche di Scienze Matematiche, Architettura e Ingegneria Civile.

Infine, il Politecnico di Torino è stato citato questa mattina come best practice nel corso della presentazione di un report sugli indicatori relativi alla Terza Missione (cioè il Trasferimento Tecnologico e il Public Engagement), posizionandosi al secondo posto per l’attività di brevettazione e valorizzazione della proprietà intellettuale.

 

“Il giudizio complessivo sulla ricerca di Ateneo è sicuramente pienamente positivo”, commenta il Rettore Marco Gilli, che prosegue: “Esistono ambiti di ricerca già consolidati, in termini di qualità e competitività, che è necessario ulteriormente rafforzare e altri che necessitano di azioni di indirizzo e supporto per accelerarne il giusto processo di maturazione. Le politiche di Ateneo, sia quelle già messe in atto nel recente passato, che quelle che saranno attivate nel prossimo futuro, sono intese a sostenere queste azioni strategiche e a migliorare ulteriormente i nostri risultati”.

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