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Attualità

Il futuro stadio della Roma Calcio “nasce” sotto una cattiva stella

Quasi terminati i lavori preparatori per lo stadio della Roma Calcio del futuro, ma architetti e urbanisti bocciano senza appello l’opera.

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“Tre grattacieli, centri commerciali, uffici, abbiamo fatto un bel quartiere in cui l’impianto sportivo non c’entra nulla” ad affermarlo, cosi come riportato dalla pagina romana di Republica.it è la stessa archistar Massimiliano Fuksas secondo cui lo stadio della Roma Calcio ” copre un grande sviluppo speculativo. Se fosse semplicemente uno stadio di calcio sarei felicissimo, ma secondo me è marginale rispetto al progetto. Fare uno stadio, un centro dello sport, un museo dello sport e del calcio e attività commerciali legate al calcio è giusto, il resto sono i soliti affari di famiglia”.

Parole forti e che non mancheranno di far nascere polemiche a non finire in una città come Roma che respira calcio sette giorni a settimana.

Ma il progetto per il nuovo stadio della Roma Calcio, sempre secondo quanto riportato nelle scorse ore da Repubblica.it, non convince neppure altri nomi noti dell’architettura capitolina e italiana.

Secondo l’architetto Paolo Portoghesi, teorico della geo-architettura e docente alla università della Sapienza di Roma,  infatti, il progetto sarebbe “un errore clamoroso, una vera follia, in quanto non ha nessun rapporto con Roma, è un insulto alla tradizione della città”.

“La posizione stessa del nuovo stadio della Roma Calcio sarebbe sbagliata” continua Portoghesi “lo stadio sulla strada che porta a Fiumicino costituirà un pericolo di blocco del traffico che va a Fiumicino e che è già notevolmente complicato.

Non c’era nessun bisogno di costruire uno stadio nuovo visto che ce ne sta già uno che riesce a risolvere i problemi. Questo nuovo stadio ha solo una ragione: essere un non stadio, ma un’insieme di funzioni commerciali che fanno gola a qualcuno”.

Un non luogo, un grande centro commerciale che con la passione per il soccer avrebbe ben poco da spartire.

Una bocciatura che secondo Repubblica non coinvolgerebbe solo la parte accademica del settore, gli stessi urbanisti infatti, bocciano la grande opera, e addirittura arrivano a negare addirittura la possibilità di parlare di stadio.

 “Non è uno stadio, è un nuovo grande centro direzionale in riva al Tevere” afferma il presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica del Lazio Domenico Cecchini “il futuro stadio della Roma Calcio, rappresenta solo il 15% dell’edificabilità prevista mentre l’85% sarà rappresentato dal centro direzionale con tre torri più alte di quelle realizzate recentemente all’Eur”.

 

 

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