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APE vs AQE: cosa sapere per distinguere correttamente le due certificazioni energetiche

Nel settore edilizio, conoscere le differenze tra Attestato di Prestazione Energetica e Attestato di Qualificazione Energetica è fondamentale per rispettare le normative e ottenere l’agibilità.

APE vs AQE: cosa sapere per distinguere correttamente le due certificazioni energetiche
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In un’epoca in cui l’efficienza energetica è diventata una priorità strategica per il settore edilizio e per le politiche ambientali europee, orientarsi tra documenti tecnici e certificazioni può risultare complesso. Due tra i più importanti strumenti normativi in questo ambito sono l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) e l’Attestato di Qualificazione Energetica (AQE): termini simili, ma con ruoli, tempistiche e finalità profondamente diversi. Questo approfondimento nasce per fare chiarezza su cosa sono, quando sono obbligatori, quali differenze sostanziali li distinguono e perché entrambi sono fondamentali per garantire edifici più sostenibili, efficienti e conformi alle normative vigenti.

  1. APE – Attestato di Prestazione Energetica: a cosa serve
  2. AQE – Attestato di Qualificazione Energetica: cos’è e quando è obbligatorio
  3. Differenze tra AQE e APE: due documenti, due obiettivi diversi
  4. Certificazioni energetiche: uno strumento per un futuro sostenibile
  5. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Nel settore edilizio, conoscere le differenze tra Attestato di Prestazione Energetica e Attestato di Qualificazione Energetica è fondamentale per rispettare le normative e ottenere l’agibilità.

In un contesto dove l’efficienza energetica degli edifici è sempre più al centro dell’attenzione normativa e ambientale, si fa spesso confusione tra due sigle solo apparentemente simili: APE e AQE. Entrambe riguardano la prestazione energetica degli immobili, ma rispondono a funzioni diverse e vengono richieste in momenti differenti del ciclo di vita di un edificio. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche principali di questi documenti, le loro funzioni, gli obblighi normativi e in quali situazioni è necessario produrli.

APE – Attestato di Prestazione Energetica: a cosa serve

L’Attestato di Prestazione Energetica – noto come APE – è un documento tecnico che descrive la qualità energetica di un edificio o di un’unità immobiliare, attribuendole una classe energetica su una scala che va da A4 (massima efficienza) a G (minima efficienza). Oltre a fornire una stima dei consumi, l’APE riporta anche consigli utili per migliorare le prestazioni dell’immobile, incentivando così interventi di riqualificazione energetica.

Dal 2015, l’APE è stato uniformato a livello nazionale attraverso il Decreto Requisiti Minimi e il Decreto Linee Guida APE, con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’omogeneità delle certificazioni. È redatto da un tecnico abilitato esterno e indipendente rispetto alla proprietà o al progettista, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 192/2005 e successive modificazioni.

L’APE è obbligatorio nei seguenti casi:

  • compravendita o locazione di immobili;
  • nuove costruzioni, prima dell’uso;
  • ristrutturazioni importanti (interventi su oltre il 25% dell’involucro edilizio);
  • riqualificazioni energetiche, ad esempio con l’inserimento di impianti a energia rinnovabile;
  • richiesta di surroga del mutuo.

La certificazione deve essere allegata ai contratti di compravendita o locazione pena sanzioni amministrative che possono superare i 3.000 euro. Inoltre, senza APE non è possibile pubblicizzare immobili in vendita o affitto.

AQE – Attestato di Qualificazione Energetica: cos’è e quando è obbligatorio

L’Attestato di Qualificazione Energetica (AQE) è un documento tecnico che attesta la conformità energetica dell’edificio alle normative vigenti al termine dei lavori. A differenza dell’APE, non assegna una classe energetica, ma conferma che il progetto è stato realizzato nel rispetto dei parametri previsti.

È composto da circa tre pagine e deve essere redatto da un professionista abilitato, che può coincidere con il direttore dei lavori o il progettista. L’AQE va presentato al Comune insieme alla dichiarazione di fine lavori ed è richiesto nei seguenti casi:

  • nuove costruzioni, per ottenere il certificato di agibilità;
  • ristrutturazioni integrali che riguardano involucro o impianti di edifici con superficie utile > 1000 m²;
  • ampliamenti che superano il 20% della volumetria originale;
  • sostituzione o modifica degli impianti termici, se incidono sulle prestazioni globali.

Secondo il D.Lgs. 192/2005, l’omessa presentazione dell’AQE può comportare sanzioni da 1000 a 6000 euro e la segnalazione del responsabile all’Ordine professionale competente. Inoltre, l’assenza del documento può rallentare o impedire l’ottenimento dell’agibilità.

Differenze tra AQE e APE: due documenti, due obiettivi diversi

Anche se entrambi riguardano l’efficienza energetica, AQE e APE rispondono a finalità differenti. L’APE viene redatto in fase post-operativa, con l’obiettivo di valutare e comunicare le performance energetiche a terzi (acquirenti, affittuari, istituti bancari). L’AQE, invece, è un documento interno alla fase di costruzione, usato per dimostrare la conformità normativa prima della conclusione dei lavori.

Cambia anche la figura del tecnico: mentre per l’APE è richiesta terzietà e indipendenza, l’AQE può essere firmato da un tecnico coinvolto nel progetto. Inoltre, l’APE deve essere trasmesso al catasto energetico regionale, mentre l’AQE è un documento che resta nei fascicoli del Comune.

Certificazioni energetiche: uno strumento per un futuro sostenibile

L’adozione di certificazioni energetiche come AQE e APE è un passo fondamentale per garantire un patrimonio edilizio più sostenibile e conforme agli obiettivi del PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima). Questi strumenti aiutano non solo a controllare e ridurre i consumi energetici, ma anche a valorizzare gli immobili, migliorandone l’attrattività sul mercato.

Va inoltre ricordato che l’APE rappresenta un documento centrale anche per accedere a detrazioni fiscali e incentivi pubblici (come il Superbonus), mentre l’AQE è un atto necessario per dimostrare il rispetto delle condizioni imposte in fase progettuale.

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