martedì, Dicembre 3, 2024
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Ambiente

Rischio idrogeologico: intervenire anche sui piccoli comuni

Rischio idrogeologico: Per Valentini, Presidente della Commissione Protezione civile dell’ANCI, bisogna intervenire anche sui piccoli comuni

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“Con lo stanziamento di 1,2 miliardi fuori dal Patto di stabilità, di cui 600 utilizzabili da subito” ha affermato il Sindaco di Siena e Presidente della Commissione Protezione civile dell’ANCI, Bruno Valentini, a margine della Conferenza nazionale sul rischio idrogeologico, svoltasi nei giorni scorsi presso la Fiera Congressi di Ferrara “ il Governo ha cominciato ad assumere decisioni importanti per quanto riguarda il rischio idrogeologico nelle aree metropolitane; ora la stessa rapidità e urgenza si metta in atto per intervenire nei confronti di tutti i Comuni affinché si dotino i Sindaci di risorse e strumenti normativi idonei alla responsabilità che la legge gli affida in materia di Protezione civile’’.

‘’Dai lavori di oggi” ha affermato nei giorni scorsi Valentini “ e’ emersa forte la necessità di passare da una cultura dell’emergenza ad una campagna di investimenti per iniziare, una volta per tutte, a mitigare il rischio idrogeologico nel nostro Paese”.

Un rischio, ha rimarcato l’esponente ANCI, che tocca anche la conformazione urbanistica delle nostre città e quel consumo del suolo a cui occorre mettere un freno al più presto. Serve un sistema dinamico, come dinamici sono i cambiamenti climatici degli ultimi anni.

“ Per questo” ha continuato il Sindaco di Siena “ i Comuni chiedono procedure progettuali più efficaci e concrete, sapendo che i cittadini chiedono conto ai Sindaci delle proprie responsabilità, pur essendo questi spesso attori passivi nei processi decisionali in materia di protezione civile’’.

Valentini e’ anche tornato sulla questione degli allarmi meteo, su cui nei mesi scorsi il Presidente ANCI Piero Fassino ha scritto al Governo per chiedere una gestione più attenta e meno allarmistica.

 

‘’I Sindaci al gioco del ‘cerino acceso’ non ci stanno e chiedono un metodo di comunicazione autorevole, per comunicare alla cittadinanza i pericoli concreti di eventuali allerta meteo. Per fare questo, però “ ha concluso Valentini “bisogna passare da una semplice, e a volte frettolosa, comunicazione ad un sistema di responsabilita’ collettiva, al sistema delle Citta’ resilienti dove tutti possano sapere quale comportamento mettere in atto al verificarsi di fenomeni meteorologici straordinari’’.

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