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Attualità

A Milano in mostra le cattedrali dell’energia

La mostra

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La mostra “Le cattedrali dell’energia. Architettura, industria e paesaggio nelle immagini di Francesco Radino e degli Archivi Storici Aem”, con oltre cento immagini racconta e descrive gli edifici, i luoghi e le architetture dell’impresa dediti alla produzione dell’energia da nord a sud Italia. Esposta presso la Casa dell’Energia e dell’Ambiente di Milano, fino al 27 gennaio, la rassegna – ideata e promossa dalla Fondazione Aem – Gruppo A2A – si articola in due sezioni in stretto dialogo fra loro che mettono in evidenza due sguardi, due epoche e che ripercorrono la storia delle “cattedrali dell’energia” dai primi del novecento ad oggi.

L’inedita campagna fotografica a colori, realizzata da Francesco Radino nel 2016, illustra gli edifici simbolo di Aem, le nuove architetture del Gruppo A2A, tracciando un lungo percorso – testimonianza della contemporaneità – che dalle centrali valtellinesi porta in Friuli e che dai termovalorizzatori lombardi giunge agli splendidi invasi della Calabria. Si tratta di costruzioni dall’aspetto molto differente che uniscono utilità a estetica e creano nuovi equilibri con la natura circostante.

I quattro elementi naturali acqua, terra, aria e fuoco assumono di conseguenza un’importanza imprescindibile, che non solo li lega ai processi di produzione dell’energia, ma li rende parte attiva nell’unione trasversale di paesaggio e architettura.

Nella sezione dal taglio storico, un’accurata selezione di scatti fotografici in bianco e nero, appartenenti al prestigioso patrimonio fotografico conservato negli Archivi Storici Aem, illustra con scatti di Vincenzo Aragozzini, Guglielmo Chiolini, Antonio Paoletti, Gianni Moreschi una panoramica delle strutture industriali della prima metà del Novecento, che ritraggono imponenti centrali, officine, ricevitrici e monumenti elettrici di Milano, di Cassano d’Adda e della Valtellina, oltre a dettagli dei macchinari, quadri di manovra per le linee elettriche o per il servizio tramviario.

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