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Come diventare Energy Manager: requisiti per diventarlo, chi li nomina e quanto guadagnano?

Vuoi scoprire perché e come diventare Energy Manager? Requisiti per diventarlo, percorsi formativi, nomina e compensi professionali!

Come diventare Energy Manager: requisiti per diventarlo, chi li nomina e quanto guadagnano?
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Come diventare Energy Manager una classica domanda da un milione di euro. La professione di energy manager nasce negli Stati Uniti nel 1973 e nasce come risposta alla gravissima crisi energetica / petrolifera che stava sconvolgendo il paese e il mondo.

Dopo alcuni anni di “approssimazione” la figura viene codificata e istituzionalizzata anche in Italia. Dagli anni novanta in poi gli Energy Manager diventano sempre più importanti, tanto che oggi l’obbligo di nomina di un energy manager ricade in capo a numerose realtà produttive.

In questo articolo:

  1. Energy Manager e Green Economy.
  2. Compiti di un Energy Manager.
  3. Obbligo Energy Manager? Quando si obbligati a nominare un Energy Manager?
  4. Come diventare Energy Manager? Chi può ricoprire il ruolo tecnico di responsabile del consumo energetico?
  5. La formazione professionale degli Energy Manager. Percorsi formativi specifici.
  6. Quanto guadagna un Energy Manager?

Vuoi scoprire perché e come diventare Energy Manager? Requisiti per diventarlo, percorsi formativi, nomina e compensi professionali!

In Italia la figura dell’Energy Manager è disciplinata e normata dalla Legge 10 del 1991. La norma stabilisce chiaramente i confini e i limiti della professione concorrendo a definire come Energy Manager il professionista tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’Energia. L’Energy manager, inoltre, nello svolgimento delle sue mansioni deve adoperarsi per garantire l’ottimizzazione dei costi e dell’efficienza dei consumi contribuendo, quindi, a migliorare la vita delle comunità.

Energy Manager e Green Economy.

La figura dell’Energy Manager ha trovato completo sviluppo con la nascita e la crescita della Green Economy. Oggi, un professionista energetico riconosciuto assume e svolge un’importante funzione all’interno del sistema di gestione energetica, ricoprendo il ruolo di energy manager qualificato che lavora per le organizzazioni certificate ISO 50001.

Compiti di un Energy Manager.

Un Energy Manager opera all’interno del più vasto comparto della gestione energetica. Può svolgere il suo ruolo all’interno di enti pubblici o aziende e tra le sue mansioni rientrano a pieno titolo le analisi energetiche, il monitoraggio dei consumi energetici; la gestione delle risorse energetiche; l’ottimizzazione dell’uso dell’energia; la gestione e le consulenze relative al risparmio energetico.

Dall’analisi delle mansioni si evince chiaramente come agli Energy Manager venga riconosciuto un chiaro ruolo nella riduzione dei costi del sostentamento energetico delle aziende e nelle attività utili a condurre le stesse aziende verso uno sviluppo eco sostenibile.

Obbligo Energy Manager? Quando si obbligati a nominare un Energy Manager?

Abbiamo già detto di come i contorni e i limiti della figura dell’Energy Manager siano definiti dalla Legge 10 del 1991. La L.10/91 all’articolo 19 indica chiaramente le modalità e le dinamiche che regolano l’obbligo di nomina di un Energy Manager all’interno di enti e aziende. Tale obbligo è stato poi confermato con la pubblicazione della Circolare del MiSE del 18 dicembre 2014.

Sono obbligate a nominare un Energy Manager tutte le aziende che rientrino nella definizione di:

  • attività industriali che nell’anno precedente abbiano registrato un consumo energetico superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio;
  • aziende operanti nel settore civile, nel terziario e nei trasporti che nell’anno precedente abbiano registrato un consumo energetico superiore a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio.

Come diventare Energy Manager? Chi può ricoprire il ruolo tecnico di responsabile del consumo energetico?

La legge 10/1991, è giusto dirlo, non prescrive un esplicito requisito per diventare energy manager. Carte alla mano, sarebbe possibile diventare energy manager professionista anche senza le previsioni contenute da D.Lgs. n. 115/2008 e norma UNI CEI 11339. Ciononostante tra le risposte alla domanda “come diventare energy manger” possiamo sicuramente elencare un Diploma o una Laurea in discipline tecnico-scientifiche; un attestato di partecipazione a corsi professionali di formazione specifici per la preparazione all’abilitazione della figura di Energy Manager.

La formazione professionale degli Energy Manager. Percorsi formativi specifici.

In corsi per energy manager sono dei percorsi specifici che accompagnano il professionista nel percorso per diventare energy manager. Nel corso delle ore di formazione vengono trasmesse tutte le nozioni tecniche, le competenze e le conoscenze teoriche necessarie a completare un background professionale adeguato al mercato del lavoro.

Quanto guadagna un Energy Manager?

Un Energy Manager può svolgere la sua professione sia come libero professionista esterno sia come dipendente diretto. In caso di libera professione la parcella professionale deve tenere conto di diverse variabili e può dipendere dalla tipologia d’interventi richiesti o dal risparmio economico ottenuto dall’ente a seguito della consulenza, oppure può essere calcolato un compenso mensile fisso. Per quanto riguarda invece un energy manager dipendente lo stipendio è regolato dal contratto di assunzione. Tirando le somme, un Energy Manager può facilmente guadagnare tra i 30.000 euro e i 60.000 euro all’anno.

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