domenica, Novembre 10, 2024
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Urbanistica

Inaugurato il primo asilo ad architettura ecosostenibile d’Italia

Legno, pannelli fotovoltaici, turbine eoliche, presentata a pubblico e stampa la prima scuola per l’infanzia in architettura ecosostenibile d’Italia

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Inaugurato da poco più di un anno il primo asilo ad architettura ecosostenibile d’Italia. L’edifico che promette di generare tanti emuli è stato realizzato in architettura sostenibile nell’abitato di San Frediano a Settimo, frazione del comune di Cascina, e risulta essere  il primo asilo nido certificato di classe A.

L’edifico è totalmente eco-compatibile ed eco-sostenibile, fatta eccezione per le fondamenta.

Per la sua realizzazione gli architetti hanno dovuto studiare attentamente lo spazio e il contesto circostante. Un esigenza nata per far si, tra le are cose, che le facciate fossero adeguatamente esposte alla luce solare.

 

Un dettaglio, piccolo e per tanti insignificante, che però può ben dare l’idea del tipo di architettura ecosostenibile realizzata in Toscana.

Risparmio energetico:

la struttura di San Frediano è il primo asilo ad architettura ecosostenibile e passiva d’Italia, consuma infatti solo 28 kWh/mq all’anno! Ma non solo, la struttura, costruita in soli 18 mesi, è composta da ben 200 mq di pannelli fotovoltaici da 14 kW e da tre turbine eoliche verticali da 3kW.

Un “piccolo” impianto fotovoltaico che produce circa 17.150 kWh all’anno.

Architettura scolastica ‘passiva’, perché anziché utilizzare sistemi di riscaldamento convenzionali, come i classici termoconvettori, è in grado di rilasciare e mantenere calore autonomamente, con un importante risparmio in termini di costi.

L’asilo nido di San Frediano può essere ben inserito nella scia dei progetti sugli orti urbani presentati nelle scorse settimane dagli architetti calabresi

Un attenzione quasi eccessiva per i dettagli che ha portato addirittura Ad interventre sul sistema idraulico dell’edifico. L’acqua dei servizi igienici arriva direttamente dalla cisterna, che ne conserva fino a 5.000 litri ricavati dalla pioggia. Inoltre i collettori trasformano l’energia presa dal sole per riscaldarla, così non solo d’inverno non saranno necessari i termosifoni ma nemmeno le caldaie; con un risparmio annuale stimato in circa 7.300 kWh.

 

E poi tante vetrate per far entrare la luce del giorno, e tanto  verde tutt’attorno per rendere la struttura perfettamente integrata nel contesto socio-geografico circostante.

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