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Urbanistica

Interrogazione parlamentare sul Palazzo della Civiltà Italiana all’Eur

Sul tetto del Palazzo della Civiltà Italiana all'Eur è apparsa una grossa struttura in vetro e acciaio che sembra a tutti gli effetti un abuso edilizio.

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“Sul tetto del Palazzo della Civiltà Italiana all’Eur, comunemente conosciuto come Colosseo Quadrato, è improvvisamente comparsa una grossa struttura in vetro e acciaio che sembra a tutti gli effetti un abuso edilizio. Tanto che i vigili urbani di Roma Capitale hanno effettuato un sopralluogo di accertamento e ritenuto di inviare un’informativa urgente all’Autorità Giudiziaria.

Caratterizzato dalla purezza delle linee architettoniche e dall’uniformità di materiali, il Palazzo della Civiltà Italiana è un edificio monumentale tra i più importanti e rari esempi di architettura razionalista del mondo realizzato durante il ventennio fascista, ed è per questo tutelato dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

“ Chiediamo di sapere se il MiBact sia a conoscenza dei fatti, se l’intervento sia stato autorizzato, ed eventualmente da chi” ha affermato in una nota Ermete Realacci, nominato solo alcuni mesi architetto onorario,  presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera “ho presentato una interrogazione scritta al ministro Franceschini, depositando una interrogazione parlamentare sul presunto abuso edilizio sorto sul tetto del Palazzo della Civiltà Italiana“.

Il palazzo della Civiltà Italiana, talora anche chiamato della Civiltà del Lavoro, è un edificio monumentale che si trova a Roma nel moderno quartiere dell’EUR. Realizzato tra il luglio 1938, e il primissimo dopoguerra. L’edificio è a pianta quadrata e appare come un parallelepipedo a quattro facce uguali, con struttura in cemento armato e copertura interamente in travertino; presenta 54 archi per facciata e in ragione di ciò è stato ribattezzato anche Colosseo quadrato.

 

È dichiarato dal ministero per i Beni e le Attività Culturali edificio di interesse culturale ex d.lgs. 42/2004, ed è quindi vincolato a usi espositivi e museali; dal luglio 2013 è concesso in affitto fino al 2028 al gruppo di alta moda Fendi.

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